Ciao sono Giorgio Pozzi e in questo approfondimento ti parlerò degli iPhone che dovrebbero essere resistenti all’acqua, ma non lo sono così tanto.

Il primo iPhone resistente all’acqua

iPhone 7, lanciato nel 2016, fu il primo iPhone resistente all’acqua.

Però Apple nelle condizioni ci tenne a sottolineare che nella garanzia non erano inclusi i danni causati da liquidi. Decisamente poco comprensibile. Anche Altroconsumo sottolineò la beffa ma nulla cambiò. Nonostante l’uscita di nuovi modelli e di prodotti come Apple Watch (che dalla serie 2 – sempre del 2016 – è usabile senza problemi in acqua) le condizioni non cambiarono mai.

Resistenza all’acqua nel 2020

Questa la posizione di Apple ad oggi.

In quattro anni, con l’arrivo dei nuovi modelli, la resistenza all’acqua è ulteriormente migliorata (secondo le certificazioni), ma la garanzia no. Insomma, mettere al riparo dall’acqua il proprio iPhone resistente all’acqua è consigliabile e usarlo nell’acqua temerario e sconsigliato. Vi sembra una cosa normale visto lo spot?

Non lo è, e infatti il 30 novembre 2020 dall’AGCM è arrivata la prima multa di 10 milioni di euro.

La multa dell’AGCM

L’accusa dell’Authority riguarda i messaggi promozionali di diversi modelli di dispositivi come iPhone 8, iPhone 8 Plus, iPhone XR, iPhone XS, iPhone XS Max, iPhone 11, iPhone 11pro e iPhone 11 pro Max.

L’autorità ha ritenuto pratiche commerciali scorrette la diffusione di messaggi promozionali di diversi modelli di iPhone in cui veniva esaltata la caratteristica di risultare resistenti all’acqua per una profondità massima variabile tra 4 metri e 1 metro a seconda dei modelli e fino a 30 minuti. Secondo l’Autorità, nei messaggi non si chiariva che questa proprietà è riscontrabile solo in presenza di specifiche condizioni, durante specifici test, e non nelle normali condizioni d’uso.

Inoltre, per l’Antitrust la contestuale indicazione “La garanzia non copre i danni provocati da liquidi“, dati i vanti pubblicitari, è stata ritenuta idonea a ingannare i consumatori non chiarendo a quale tipo di garanzia si riferisse, è stata ritenuta in grado di contestualizzare in maniera adeguata le condizioni e le limitazioni della resistenza all’acqua.

L’Antitrust ha infine ritenuto idoneo a integrare una pratica commerciale aggressiva il rifiuto da parte di Apple, di prestare assistenza in garanzia quando quei modelli di iPhone risultavano danneggiati a causa dell’introduzione di acqua o di altri liquidi, ostacolando in tal modo l’esercizio dei diritti ad essi riconosciuti dal Codice del Consumo.

Conclusioni

Speriamo Apple, a questo punto, prenda in seria considerazione un forte cambiamento delle sue politiche in merito.

Nel frattempo vi consiglio di tenere i vostri iPhone resistenti all’acqua a debita distanza dall’acqua, in modo che un contatto con il liquido (e il relativo rischio di danni non coperti da garanzia) si verifichi solo a causa di un incidente fortuito.

Se vuoi sapere tutto di iPhone

Fonti: Melamorsicata SupportoApple Ansa Altroconsumo

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