Ciao sono Giorgio Pozzi e in questo articolo ti parlerò di Matter, il nuovo standard per la Smart Home.
Connectivity Standard Alliance (prima Zigbee Alliance) ha presentato al mondo il nuovo standard “Matter” per la connettività dei dispositivi della Smart Home. Non è un progetto nuovo, è nato nel 2019 col nome di CHIP, ma ora è finalmente pronto a sbarcare sul mercato.
Indice dei contenuti
Apple, Amazon e Google
Della Connectivity Standard Alliance fanno parte centinaia di produttori tra i quali spiccano Apple, Amazon e Google, ovvero i tre che dettano ormai legge per quel che riguarda assistenti intelligenti e smart speaker. Apple ha creato Homekit, uno standard per la realizzazione di dispositivi per la casa intelligente in grado di interagire tra loro e di essere controllati anche con Siri; Amazon e Google, invece, hanno creato un ecosistema attorno al loro assistente intelligente (rispettivamente Alexa e Assistente Google) e poi cercato partnership con produttori terzi per poter controllare i loro dispositivi. Strategie diverse che hanno portato a una vera battaglia tra standard ed ecosistemi.
La situazione attuale
Attualmente ci sono dispositivi Wi-Fi, Zigbee, Bluetooth LE, Z-Wave, Thread e Ethernet che tipicamente funzionano solo in un ecosistema specifico e con un assistente intelligente, o magari in due ecosistemi diversi ma non contemporaneamente. Ad esempio i sensori Eve funzionano solo su Apple Homekit, mentre gli smart switch Shelly funzionano su Alexa e Google Home oppure su Homekit, non contemporaneamente. Ci sono poi dei sensori in versioni differenti, ad esempio gli stessi sensori porta/finestra Fibaro sono venduti in due versioni: quella Homekit e quella Z-Wave.
Cambiare Assistente intelligente, può voler dire dover cambiare un sacco di dispositivi! Da qui l’ardua decisione di quale scegliere.
Al momento la compatibilità tra dispositivi che usano tecnologie diverse è una specie di miraggio. Possibile solo con l’acquisto di hardware aggiuntivo che faccia da “ponte” come Homey o un Raspberry con HASS.io. Se la prima costosa opzione è usabile da “tutti”, la seconda richiede delle capacità non banali anche solo per essere installata. Va considerato comunque che questa compatibilità non è affatto ufficiale, quindi si incorre in infiniti problemi.
Di fatto bisogna stare molto attenti a cosa si compra in base a quello che si possiede già.
Lo standard Matter
Il nuovo standard (senza royalty) nasce proprio per abbattere le barriere che attualmente dividono questi tre principali ecosistemi e tutti i vari standard di connessione disponibili (ma non riguarda Z-Wave). Il logo di Matter è composto da tre frecce che convergono verso un punto centrale, proprio a simboleggiare l’unione dei tre ecosistemi.
“Ogni dispositivo del nuovo brand avrà un logo unico per indicare che funziona con gli ecosistemi Apple, Amazon e Google […] questo logo diventerà identificativo e onnipresente, tanto quanto quello attuale del Wi-Fi” Tobin Richardson, amministratore delegato di Matter.
I dispositivi certificati Matter potranno quindi essere integrati in tutti e tre gli ecosistemi, in modo che in fase d’acquisto non ci si debba più preoccupare della compatibilità con quello che si è già acquistato in precedenza. Una rivoluzione.
Chi partecipa?
Matter assicura compatibilità tra i dispositivi di Amazon, Apple, Google, ASSA ABLOY (Yale), Comcast, Espressif Systems, Eve Systems, Google, Grundfos Holding A/S, Huawei, Infineon Technologies, LEEDARSON, Legrand, Nanoleaf, Nordic Semiconductor, NXP Semiconductors, Qorvo, Resideo, Schlage, Schneider Electric, Signify, Silicon Labs, SmartThings, Somfy, STMicroelectronics, Texas Instruments, Tuya Smart, ubisys, Wulian e Zumtobel Group e altri. Philips Hue ha già annunciato che aderirà a questo standard
Insomma c’è chi ci deve essere.
Come si evolverà la situazione?
Questo non è ancora chiaro, aggiornerò l’articolo appena possibile.
Mi aspetto degli aggiornamenti firmware ai tre ecosistemi e poi l’arrivo (entro l’anno) dei vari dispositivi certificati Matter che potranno essere integrati a prescindere da cosa si utilizza già in casa.
Conclusioni
Grazie a Matter sono quindi finalmente destinati a cadere i muri tra Homekit, Alexa, Google Home (e anche SmartThings).
Questo renderà molto più semplice ed economica la scelta dei dispositivi per la propria casa intelligente, anche se possiamo essere ragionevolmente sicuri che ogni ecosistema avrà i suoi vantaggi e i suoi prodotti di riferimento. È davvero una splendida notizia.
Rimane valida la mia selezione di dispositivi per la smart home.
Fonte: MacRumors