Ciao sono Giorgio Pozzi e in questa guida cercherò di spiegarti se è meglio un Mac Intel o un Mac ARM a seconda di quali siano le tue esigenze sul breve o sul lungo periodo. (aggiornamento il 19 aprile 2021)
Nel 2020 è iniziata una vera e propria rivoluzione per tutti i Mac, infatti Apple alla WWDC ha annunciato di aver deciso il progressivo abbandono dei processori Intel nei suoi Mac, a favore di nuovi processori basati su ARM e progettati direttamente in Apple. Ha senso comprare oggi un Mac basato sui processori di Intel o ha senso investire sui nuovi Mac con processore Apple Silicon basato su ARM?
Come sempre, dipende. Vediamo cosa dovreste tenere in considerazione nella scelta, tenendo presente, che dei nuovi processori sappiamo ne sapremo di più in futuro e qualcosa potrebbe cambiare (aggiornerò l’articolo, ovviamente).
Indice dei contenuti
La prima generazione Apple Silicon
I processori Apple Silicon (ovvero i processori ARM di Apple per Mac) sono stati presentati in un evento dedicato di novembre. Sapevamo che sarebbero somigliati ai processori degli iPad, visto che nel kit di transizioni per gli sviluppatori c’è un A12Z, il processore di iPad Pro. I primi Mac ARM hanno quindi dei processori alla loro primissima versione ma con una lunga storia dietro. Nonostante gli indubbi test che Apple avrà effettuato (e l’esperienza accumulata nei processori per iPhone e iPad), questo potrebbe esporli a qualche problema rispetto ai modelli successivi. Se siete degli Early Adopters questo non sarà certo un problema, ma altri potrebbero non aver voglia di essere tra i primi utenti.
Più potenza e meno consumi
I processori Apple Silicon, come quelli dei loro cugini per iPhone e iPad, sono incredibilmente efficienti. iPad Pro ad esempio ha prestazioni paragonabili a un MacBook Pro 13″ di ultima generazione, eppure funziona senza ventole e con una autonomia notevole.
I nuovi Mac con Apple Silicon garantiscono ottime prestazioni senza la necessità di sistemi di dissipazione con parti in movimento e questo rende possibile realizzare dispositivi estremamente leggeri, compatti, con molta autonomia in più e meno soggetti a usura. Per fare un esempio il MacBook Air Apple Silicon non ha ventole e ha comunque ottime prestazioni.
Applicazioni vecchie e nuove
Apple ha messo in piedi numerose tecniche per minimizzare i disagi di questa transizione. Ha presentato gli Universal 2, una nuova Rosetta e il DTK (per approfondire clicca qui). Grazie a tutto questo sarà davvero facile adattare i programmi attuali ai nuovi processori, di fatto basterà ricompilarli anche se potrebbe essere necessario un bel debug per i programmi più complessi. Insomma gli utenti non dovrebbero avere problemi a trovare programmi per i nuovi Mac ARM, però qualche problema potrebbe verificarsi, soprattutto con i software più di nicchia, quindi meglio informarsi prima di acquistare un Mac ARM se alcune applicazioni per voi sono vitali. Va però sottolineato che i primi risultati indicano prestazioni di emulazione incredibili, quindi non è necessario che le app siano ottimizzate per Apple Silicon per funzionare bene. Informarsi nello specifico della singola app importante comunque è sempre una buona idea.
Le applicazioni iOS e iPadOS
Un vantaggio del passaggio ad ARM dei Mac è la compatibilità delle nuove macchine con tutto il parco software per iOS e iPad OS. il Mac App Store, che al momento non è così ricco di applicazioni must-have, improvvisamente si popolerà di tantissime applicazioni di enorme successo, che potranno funzionare senza problemi su tutti i Mac ARM. Nel giro di qualche anno, l’universalità delle applicazioni dell’App Store potrebbe cambiare profondamente le cose sia su Mac, ma soprattutto su iPad dove si attende l’arrivo di applicazioni di livello professionale attualmente esclusiva Mac.
Windows e altri sistemi
Sugli attuali Mac Intel è possibile installare nativamente Windows con BootCamp, oppure è possibile virtualizzarlo con Parallels, VMWare e altri. Sui Mac ARM al momento non è disponibile BootCamp e i virtualizzatori tradizionali non possono funzionare a causa della differente architettura. È necessario utilizzare i nuovi virtualizzatori (come l’ultimo Parallels) e si può virtualizzare solo Windows ARM al momento ancora un po’ acerbo (ma che sta diventando in grado di eseguire anche le applicazioni x86). C’è anche la soluzione CrossOver che fa funzionare molte applicazioni Windows senza Windows installato ma è un discorso diverso. Insomma se per voi Windows è importante e volete il 100% delle prestazioni, allora forse è meglio se vi prendete un Mac Intel, ma ancora per poco, le soluzioni sono sempre più mature a ogni giorno che passa.
Aggiornamenti futuri
Apple è stata molto chiara: nonostante il passaggio ad ARM, prima che la transizione sia completata, usciranno altri Mac con processori Intel. Inoltre i Mac con processori Intel saranno supportati per molti anni (almeno 3-4). Se da una parte questo dovrebbe rassicurare, noi che abbiamo vissuto la transizione da PowerPC a Intel, sappiamo che le cose non saranno così rosee come potrebbe sembrare. Nel giro di due anni tutti i Mac saranno ARM e le nuove applicazioni cominceranno a trascurare il supporto alla vecchia architettura. Non ci vorrà molto tempo perché nuove applicazioni e funzioni diventino esclusiva dei modelli nuovi e i Mac Intel. Pur continuando a funzionare, invecchieranno prima del previsto.
I primi Benchmark
I primi dati arrivati dagli utenti dei primi Mac M1 consegnati mostrano prestazioni effettivamente straordinarie. I nuovi Mac superano i modelli Intel senza rinunciare a una autonomia mai vista prima e senza far lavorare in modo importante le ventole di dissipazione. Addirittura in molti casi i software girano più veloci su Apple M1 anche se emulati, rispetto al funzionamento nativo su Mac Intel.
Potete approfondire in questo articolo.
La mia opinione
Come avete visto ci sono buoni motivi sia per comprare un Mac Intel sia per un Mac ARM.
Se state comprando un Mac per lavorare con un software professionale e dei plugin precisi che ad oggi esistono e vanno bene, probabilmente non sarà molto importante per voi la disponibilità di versioni future del software, ma piuttosto punterete a una versione specifica del software per sfruttarla il più possibile. In questo caso vi consiglio un Mac Intel perché sapete già cosa funziona e le nuove caratteristiche ed eventuali funzioni non dovrebbero essere importanti per voi.
Se invece comprate un Mac con l’idea di tenerlo aggiornato e utilizzarlo in modo meno specifico, probabilmente i Mac ARM sono la scelta più lungimirante perché vi consentono di massimizzare l’aggiornabilità e la compatibilità futura del vostro Mac.
Se per lavoro dovete utilizzare spesso applicazioni Windows i nuovi Mac ARM hanno ancora qualche problema di compatibilità, quindi vi potrebbe convenire puntare ai Mac Intel, informatevi bene però, le cose cambiano in fretta!
L’elenco delle applicazioni compatibili con Apple Silicon
Ti piacciono i confronti? È meglio un iPad Pro o un Mac?
Fonti: Giorgio Pozzi Giorgio Pozzi Wikipedia