Ciao sono Giorgio Pozzi e in questo articolo ti racconterò la particolare storia di iMac Pro detto anche il temporaneo.

Apple e i professionisti dopo il 2010

Fin dal 2011 molti professionisti che usavano Mac per lavoro, si arrabbiarono con Apple rea di aver lanciato Final Cut Pro X, una versione completamente riscritta del famoso software di montaggio, con una interfaccia completamente rivista e priva di tante funzioni comprese nel suo predecessore e indispensabili per i professionisti (verranno poi aggiunte con successivi aggiornamenti). Non era così, ma a molti sembrò che Apple volesse sostituire Final Cut Pro con una versione potenziata di iMovie.

Apple diede di nuovo l’impressione di trascurare i professionisti quando abbandonò completamente Aperture, il software di gestione e regolazione di foto, passando direttamente a Foto, una versione molto semplificata e gratuita per tutti, uguale alla controparte mobile. Lo stesso anno dell’abbandono di Aperture, Apple presentò anche un Mac Pro (versione portaombrelli) che non piacque ai professionisti perché pur essendo potente non era per niente espandibile! Apple sembrava non capire le priorità dei professionisti e interessata solo al mondo consumer.

Le polemiche montarono veramente nel 2016, anno in cui per comprare un Mac professionale, aggiornato e potente, l’unica scelta era il MacBook Pro, che nelle incarnazioni degli anni precedenti avevano avuto anche parecchi problemi hardware (poi risolti con numerose campagne di rischiamo e sostituzione). Nel 2016 iMac non fu neanche aggiornato, per non parlare del Mac Pro (in versione portaombrelli) che non veniva toccato addirittura dal 2013.

Apple, che in quegli anni era stata senza dubbio molto presa dal mondo mobile e stava buttando le basi della futura piattaforma Apple Silicon, decise di intervenire mettendo sul mercato velocemente un prodotto pensato per i professionisti più esigenti, mentre Apple terminava di progettare un nuovo e rivoluzionario Mac Pro “modulare” già allo studio da tempo.
Così nacque iMac Pro (nel 2017).

iMac Pro

iMac Pro con scatola

Per fare uscire questo Mac nel minor tempo possibile, Apple si affidò a un design apprezzato: quello di iMac.
Il case fu reso riconoscibile grazie a un colore scuro detto space gray (già usato sui dispositivi mobili) e all’interno la macchina fu effettivamente carrozzata in modo davvero importante considerando che rimaneva comunque un computer molto compatto.

Caratteristiche

  • Processore: Intel Xeon W fino a 18 core a 64 bit fino a 4,3GHz.
  • RAM: Fino a 128GB di DDR4 (espandibili a 256GB)
  • Disco rigido: Fino a 4TB SSD.
  • Sicurezza: chip T2.
  • Monitor: Retina Display 5K da 27 pollici con tecnologia IPS.
  • Scheda grafica: AMD Radeon Pro Vega 56 o Vega 64 fino a 16GB di memoria dedicata.
  • Porte: Ethernet fino a 10Gb, 4USB 3, 4 Thunderbolt 3, uscita audio.
  • Connessioni: WiFi 802.11ac e Bluetooth 5.0

La fine della missione

Nel 2019, il tanto atteso Mac Pro di nuova generazione è arrivato. iMac Pro non è stato rimosso contestualmente al lancio del Mac Pro e in molti hanno pensato che prima o poi Apple lo avrebbe aggiornato creando una linea intermedia, ma questo aggiornamento non è mai arrivato. Intanto cominciava a incombere su tutti i Mac la transizione ad Apple Silicon, annunciata nel 2020.

Il 6 marzo 2021 Apple ha confermato di aver fermato la produzione di iMac Pro e che quando le ultime scorte verranno terminate il prodotto verrà rimosso dal listino. Apple ha già cominciato a rilasciare i Mac con Apple Silicon e sta gradualmente rinnovando tutta la sua lineup. In questo scenario ha colto l’occasione per rimuovere una macchina ormai non più necessaria; infatti il Mac Pro è disponibile, i prossimi iMac Apple Silicon saranno molto probabilmente davvero molto potenti, inoltre i rumors parlano di un piccolo Mac Pro in arrivo.

Ciao iMac Pro, è stato un piacere.

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Fonti: Wikipedia, Wikipedia, MacTracker, MacRumors

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